Molte banche tedesche oggi hanno incoraggiato gli investitori disposti a cambiare conto corrente con premi elevati. In tempi di bassi tassi di interesse, ora ci sono molto diversi siti in cui dobbiamo stare attenti quanto gli investitori. un conto corrente libero oggi è molto difficile da trovare . Di solito non c'erano tasse e il conto era basato solo su interessi di credito. Questo tipo di conto corrente invece è cambiato in maniera massiccia negli ultimi tempi. Presto i conti correnti liberi rimaranno rarissimi. Una banca inizia infatti oggi a chiedere commissioni di conto corrente. Come regola generale, sono abbastanza avanti le banche retail . Il conto postale spazza il conto corrente gratuito e richiede ora i suoi 5,3 milioni di clienti da novembre a 3,90 euro al mese . Il limite di corrente per questa tassa in incassi è meno di 1.000 euro al mese. Le banche oggi sono costrette a introdurre delle tasse per un conto corrente . Il conto corrente semplice ora costa 2,90 euro al mese e per tutte le carte di carte di debito o di credito si applicano costi aggiuntivi . La tendenza continuerà. Soprattutto quando sempre più i clienti fanno un confronto con un conto corrente gratuito e vi possono passare senza sforzo. Ci sono banche che comunicano le loro politiche in modo trasparente e apertamente. Attualmente appartiene ad esse DKB Banca. ha già annunciato che il suo conto corrente libero rimane gratuito! Fino ad oggi, molti depositanti hanno trovato difficile una corrente di cambiamento di account. La spesa era troppo grande e un risparmio non c'era praticamente. Controllo del conto ora è cambiato . Basta la pressione di dover pagare un canone mensile per prendere la briga di accettare un cambiamento di conto . In questo caso, lo sforzo è mantenuto entro dei limiti, perché dal 18 settembre, una nuova legge è entrata in vigore. Il modello di conto di pagamento è arrviato ,e si impegna tua banca per assisterti con un cambio di account. Simile a un conto di deposito, le banche devono essere attive in un unico conto di fattura ed essere informate della nuova banca, tutti i trasferimenti, ordini permanenti e addebiti diretti degli ultimi 13 mesi! In pratica, questo è propagandato dalle banche come un aiuto nella modifica dell'account.
0 Commenti
Sale ancora la spesa per le pensioni. L'aumento è stato attestato all'1,2% rispetto all'anno precedente, arrivando a toccare quota 280,2 miliardi di euro. L'INPS ha recentemente diffuso i dati in merito ai costi del sistema pensionistico. Ecco i numeri.
Pensioni: ecco quanto gravano sul sistema economico italiano Le pensioni erogate lo scorso anno sono costate 23,1 milioni ed hanno subito una diminuzione dello 0,5% che corrisponde a 100.000 pensionati in meno. Il 39,6% di coloro che sono usciti dal mondo del lavoro ricevono un assegno pensionistico medio inferiore a 1.000 euro lordi al mese. Rispetto ai dati del 2014, la percentuale è in flessione dello 0,7%. Il dato ancora più grave riguarda il fatto che 2 milioni di pensionati che possono contare su un assegno di circa 500 euro lordi al mese. 3 milioni di pensionati, invece, possono contare su un assegno compreso tra 500 e 1.000 euro lordi 6.200.000 di pensionati, poi, ricevono un assegno tra 1.000 e 2.000 euro lordi al mese. Solo poco più di 2 milione di pensionati ricevono un assegno di più di 3.000 euro al mese. Differenze di genere In linea di massima, sono gli uomini a percepire assegni più alti. In media, infatti, questi ultimi percepiscono 20.430 euro lordi all'anno. Le donne, invece, percepiscono 14.540 euro all'anno in media. Il trattamento delle donne è inferiore rispetto a quello degli uomini del 29%. Dal Presidente dell'INPS Boeri non sono tardate ad arrivare dichiarazioni al vetriolo all'indirizzo del governo in merito alle previsioni relative proprio alle pensioni contenute nella manovra finanziaria. A suo parere, infatti, quelli presi dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dal Ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan, sono impegni niente affatto credibili e, soprattutto, non sostenibili già nel breve periodo. A questo punto, dunque, non resta altro da fare che attendere il parere dell'Unione europea in merito alla manovra finanziaria e, soprattutto, la discussione in parlamento in merito agli articoli contenuti nella manovra finanziaria in questione. Tra l'altro, è utile tenere conto del fatto che proprio Boeri nell'ultimo periodo in più di un'occasione è entrato a gamba tesa nel dibattito pubblico facendo presente che è necessario un intervento drastico da parte del governo che, volendo, potrebbe avere ad oggetto la tanto discussa legge patrimoniale. In buona sostanza, da parte di Boeri vi è non poca preoccupazione in merito alla sostenibilità dell'attuale sistema pensionistico le cui sorti sono drammaticamente legate all'andamento del mercato del lavoro. La disoccupazione sta mettendo a dura prova l'INPS. I contributi versati sono sempre di meno e, per tale ragione, è necessario riuscire ad individuare un percorso in sinergia con il governo finalizzato a dare ossigeno all'istituto. A ben vedere, comunque, è opportuno anche rispondere alle misure imposte al nostro paese dalla Comunità europea. |